Nel 2022 ricorre il cinquantenario della legge sul servizio civile. E c’è una guerra in corso.
Per questa ragione Associazione Mosaico ha deciso di donare a tutti gli operatori volontari, che in questi giorni stanno terminando o stanno iniziando il loro anno di servizio civile presso le sedi di attuazione dell’ente, una spilletta “storica”, ristampata appositamente: quella del “fucile spezzato”
Il simbolo del “fucile spezzato” deve essere raccontata.
Fu ideato da Ernst Friedrich, una delle figure più radicali del pacifismo europeo. Disertore durante la prima guerra mondiale, fu legato a Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht. Fondò l’Anti Kriegs Museum e lanciò il manifesto “mai più la guerra”.
Ernst Friedrich Faceva parte di quel cenacolo di artisti, scrittori, attori, musicisti, poeti che nella Berlino del primo dopoguerra affermavano il ripudio totale della guerra. Mettevano in mostra i volti tumefatti dei soldati feriti e mutilati, trasformavano gli elmi in vasi di fiori e diffondevano, fra i giovani, le idee di Tolstoj e di Gandhi. Già nel 1919 Friedrich incise nel metallo il simbolo del fucile spezzato per farne delle spille da diffondere fra i giovani dei gruppi anti-autoritari da lui fondati nel nome dei Freie Jugend (libera gioventù). Ne fece una copia di un metro e la affisse all’entrata del suo museo contro la guerra (Anti Kriegs Museum). Nel 1924 lanciò il manifesto Nie wieder Krieg (mai più la guerra) coinvolgendo intellettuali di primo piano come lo scrittore Kurt Tucholsky, il pittore George Grosz e la scultrice Käthe Kollwitz che disegnerà l’urlo del ripudio divenuto ben presto il simbolo del pacifismo mondiale (la Kollwitz morirà il 22 aprile del 1945 senza aver potuto brindare alla libertà e alla pace, come aveva sognato per tutta la vita).
“Io non conosco nemici / né nell’aldilà, né nell’aldiquà ci saranno le linee di confine / Io conosco soltanto l’essere umano” (Ernst Friedrich)