Mi chiamo Anna, ho 22 anni e sono all’ultimo anno di Lettere moderne presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia di Trento.
“Perché proprio a Trento?”, vi starete chiedendo. Domanda più che lecita.
Semplicemente perché io vengo dal Trentino, ma da un anno e mezzo vivo a Gorle.
Mi sono trasferita per vivere col mio compagno Stefano, originario di Bergamo, debellando così quei duecento chilometri che ci separavano e che sembravano non finire mai. Sono sempre stata una persona romantica, perciò seguire il cuore per me è sempre stato naturale come respirare.
Tanto è vero che, appena quattro giorni dopo il mio arrivo, ho cominciato a lavorare a tempo pieno in centro a Bergamo e da allora le sfide non sono mancate.
Innanzitutto, conciliare lo studio con un lavoro basato su turni, che invadeva tutti i fine settimana e le festività. Ci vedevamo poco, non riuscivo a dare gli esami, il lavoro non mi appagava.
Mi sentivo ristagnare inesorabilmente nella fissità esistenziale.
In sintesi, non ero felice come speravo.
Fortunatamente, la madre di Stefano mi ha parlato delle opportunità promosse dall’Associazione Mosaico di Bergamo e l’estate scorsa ho deciso di candidarmi.
Mio malgrado, non sono stata selezionata.
Tuttavia gutta cavat lapidem, dicevano i latini, “la goccia scava la pietra” così come la pazienza permette di raggiungere qualsiasi obiettivo.
Di conseguenza, quest’anno ho ripresentato la mia candidatura per un progetto proposto dalla biblioteca di Gorle.
Benché non sia stata selezionata, grazie al ripescaggio per una posizione aperta presso l’ufficio Servizi demografici del Comune di Gorle, il 28 maggio di quest’anno ho potuto comunque imbarcarmi nel Servizio civile universale.
Ancora adesso mi piace pensare che il destino ci abbia messo lo zampino. Infatti mi sono candidata avendo due possibili percorsi professionali in mente: la bibliotecaria oppure l’impiegata comunale.
Durante il periodo di selezione, ero più propensa per la prima opzione, ma un esame universitario di Biblioteconomia che stavo preparando mi ha fatto capire che forse non era la mia strada. E il fatto di essere stata reindirizzata presso l’ambiente comunale per me è stata una conferma definitiva.
Sono profondamente grata ad Associazione Mosaico di avermi dato quest’opportunità, che già dopo pochi giorni promette di essere profondamente incisiva e trasformativa.
Difatti mi trovo in un ambiente accogliente e ricco di persone sorridenti, disponibili e collaborative, che mi hanno fatta sentire apprezzata e indispensabile dal primo istante.
Inoltre, le stesse mansioni m’incuriosiscono e motivano a fare del mio meglio, poiché posso aiutare personalmente in modo concreto e costante i miei concittadini, un elemento che desidero preservare per tutta la vita e che l’esperienza in Comune promette davvero di garantirmi.
In conclusione, ci tengo a dire a te che stai leggendo – sì, proprio a te! – che, qualora tu sappia già cosa vuoi fare nella vita oppure no, di sicuro il Servizio civile rappresenta una miniera di ciò che alla nostra età è più prezioso.
Esperienza formativa.
Crescita personale.
Nuove rivelazioni.
Contatti umani solidi.
Quindi cosa stai aspettando? Candidati anche tu e vieni a scoprire te stesso!