Numerosi volontari hanno posto il quesito di quale sia il trattamento previdenziale loro riservato durante il periodo di servizio civile nazionale.
Per i volontari in servizio in progetti iniziati entro il 31 dicembre 2005
Da un punto di vista previdenziale il periodo di servizio civile nazionale comporta il riconoscimento dello stesso come contributi figurativi. I contributi figurativi servono esclusivamente per il calcolo della pensione di anzianità, in quanto non hanno comportato alcun esborso finanziario di Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC) verso l’INPS. Per poter vedere calcolato tale periodo il volontario, in sede di richiesta di pensione di anzianità o di normale pratica volta al calcolo dei contributi maturati dovrà:
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avere già aperta una posizione INPS;
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richiedere all’INPS il calcolo dei suddetti periodi, attraverso un apposito modulo rintracciabile anche nel sito dell’INPS.
Per i volontari in servizio in progetti iniziati dal 1 gennaio 2006
In tale caso UNSC ha regolarmente versato i contributi, per un importo pari al 20% del corrispettivo mensile percepito dal volontario. Si tratta pertanto di contributi a tutti gli effetti, validi per il calcolo della pensione di vecchiaia. Nessuna particolare richiesta dovrà essere avanzata pertanto all’INPS, salvo ovviamente indicare il periodo in cui si è svolto il servizio civile nazionale.
Si segnala l’importanza per tutti i volontari di richiedere tramite Associazione Mosaico, e conservare tra la propria documentazione pensionistica, l’attestato rilasciato da UNSC che conferma il normale svolgimento del periodo di servizio civile nazionale. Alla data odierna esso costituisce l’unico documento comprovante lo svolgimento dell’esperienza e che potrà essere di ausilio in futuro, nel caso di contenzioso con l’INPS ai fini del calcolo della pensione di anzianità o vecchiaia.