Crescita umana e professionale, e l’occasione per sfidarsi nel superare i propri limiti. C’è tutto questo nelle parole delle giovani che, conclusi i 12 mesi di Servizio civile universale, hanno voluto ringraziare Associazione Mosaico per questo percorso.
“Grazie all'esperienza di Servizio civile, sono riuscita a capire quale strada intraprendere per il mio futuro”, l’incipit della mail di Asia. Il percorso fatto “mi ha arricchito tanto, mi ha permesso di crescere e prendere coscienza di me stessa e delle mie competenze. Sono grata di aver intrapreso questa strada, perché mi ha permesso di conoscere nuove realtà e persone di valore”.
Monia ha esordito precisando che “si è trattata di un'esperienza totalmente positiva sia dal punto di vista umano che professionale. Ho trovato persone pazienti e pronte a insegnarmi e guidarmi per tutto il mio cammino”. Questa esperienza “è stata per me una svolta proprio perché mi ha permesso di scoprire di più su me stessa. Sono cresciuta, ho capito che sono in grado di fare tutto quello che voglio fare, mi ha aperto gli occhi su un lavoro su cui non avevo mai puntato lo sguardo”. E, non meno importante, “mi ha permesso anche di conoscere persone che, sono certa, porterò con me per sempre”. Lei, dal canto suo, si è messa in gioco, “ho sbagliato e sono caduta molte volte – ricorda - Ma, grazie soprattutto alla mia Olp (Operatore locale di progetto, ndr) e a tutti i colleghi con cui ho avuto il piacere di condividere questo viaggio, ho imparato che sbagliare è umano e spesso è indispensabile per poter apprendere al meglio”. Non solo conclude ringraziando tutti, ma consigliando <questa esperienza> che, assicura, <rifarei altre cento volte>.
Questa esperienza, dice Miriam, “mi ha cambiata radicalmente”. Rivolgendosi direttamente a chi lavora in Mosaico, scrive: “Avete fatto una grande e allegra rivoluzione nella mia vita regalandomi un anno che mai dimenticherò”. Miriam ha definito il Servizio civile ben più di un anno di attività: “È una seduta di psicoterapia dove inizi a scoprire lati di te che non conoscevi, è un esercizio per abbattere le tue insicurezze, è una lunghissima sessione di yoga fuori dal mondo del tappetino”.