Giulia non ha ancora 26 anni ma, grazie alla Leva civica, ha potuto sperimentare cosa significa lavorare durante un evento di grande rilievo culturale. Il suo servizio si è svolto infatti a Schilpario, sia in biblioteca che al museo Etnografico. Qui, durante i mesi di attività di Giulia, è stata ospitata una delle mostre spin-off di “Vette di luce”, promossa da Accademia Carrara in collaborazione con Club alpino italiano.
"Acquisite nuove competenze"
Quasi un mese di impegno “che ci ha fatto sentire fieri di appartenere al paese”, ha affermato Giulia con un sorriso, senza alcun accenno di stanchezza, nonostante insieme a una collega fosse impegnata anche nell'attività di gestione della biblioteca e di un'altra mostra allestita in aula consiliare. Anzi, la giovane ha manifestato soddisfazione per aver potuto essere in prima linea durante questa importante attività. Grazie alla Leva civica ha "acquisito nuove competenze". E se in futuro ci fossero concorsi per un lavoro simile "coglierei l'opportunità, ma come dipendente: ho visto quanto sia impegnativo e faticoso ricoprire il ruolo di responsabile, le persone non lo immaginano neanche, anche solo sul fronte della collaborazione con i diversi enti". Insomma, più che nel ruolo organizzativo, Giulia si vede come donna del “fare”.
Il ringraziamento dei ragazzi
Tra le attività più belle, ci sono stati i venerdì insieme ai ragazzi del centro diurno disabili. Gli stessi che, saputo che stava per concludersi la sua Leva civica, le hanno regalato un cactus in un vasetto dipinto da loro. Accompagnato dal biglietto in carta riciclata che hanno realizzato a mano, scrivendole: "Ti ringraziamo per averci fatto compagnia". E, a seguire, le loro firme. Un pensiero difficilmente dimenticabile.
Giulia Girardi, operatrice volontaria di Leva civica a Schilpario